Introduzione

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Iskander
view post Posted on 26/8/2009, 20:21 by: Iskander




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Questo spazio virtuale nasce con l'intento di rappresentare un vero e proprio diario del mio progetto di costruzione ed utilizzo di un esercito bizantino per Warhammer Ancient Battles, dalla consegna delle miniature (metallo, 28 mm, GB), dei trasferibili e degli stendardi (LBMS), di cui attendo l'arrivo dall'Inghilterra, alle varie fasi di pittura e imbasettamento, fino all'allestimento delle liste d'esercito, su una base di 2000 punti, e ai resoconti delle battaglie che farò, utilizzando la nuova armata. Avendo a disposizione pochissimo tempo, credo che l'aggiornamento sarà tutt'altro che rapido, per quanto l'intento sia quello di seguire di pari passo i progressi compiuti.

Il nucleo delle miniature riguarderà l'esercito Tematico e segnatamente quello del periodo d'oro dell'impero bizantino, cioè i quasi due secoli in cui regnò la dinastia macedone (867-1042); il progetto complessivo, tuttavia, mira ad integrare i soldatini acquistati per questa armata con truppe quali cavalieri latini, balestrieri ed arcieri a cavallo turcomanni, per poter agevolmente rappresentare anche un esercito di età comnena, con qualche piccola licenza, perché con il passare del tempo, ovviamente, l'aspetto delle truppe è mutato.

Per la realizzazione di questo progetto cercherò di combinare la fedeltà alla realtà storica con i miei gusti estetici che sono alla base anche della scelta fondamentale di allestire un esercito bizantino che, pur essendo piuttosto forte, non è sicuramente l'opzione più consigliata per chi vuole vincere le partite o per chi vuole gestire una lista semplice, visto l'elevato costo in punti dei singoli modelli, il gran numero di regole speciali da conoscere e memorizzare e le caratteristiche dei nemici per le battaglie "in-period". Questi aspetti saranno comunque ulteriormente argomentati in altre occasioni e senz'altro chiariti; per il momento, augurando buona lettura per i prossimi contributi a chiunque abbia avuto la pazienza "giobbesca" per arrivare fino a questo punto del post, chiudo con una breve storia della mia passione per i Bizantini.

Come avrò modo di illustrare in articoletti appositi, la mia passione per Bisanzio è in un qualche modo legata alla mia adorazione laica per la figura di Alessandro Magno e al mio lavoro all'università che si concentra sulla storia romana; il primo, al quale sono devoto fin dalle scuole medie, quando ne conobbi la figura e le imprese, è il modello di conciliazione tra Oriente ed Occidente, cui certamente Bisanzio guardò con rispetto e ammirazione. Cosa c'entrino i Romani, invece, è sicuramente chiaro a tutti, essendo l'impero bizantino l'effettiva sopravvivenza e continuazione dell'impero romano d'oriente; i Bizantini non percepivano alcuna cesura netta con il passato, al punto da chiamare se stessi semplicemente Rhomaioi, Romani!
Il primo contatto significativo con l'universo bizantino lo ebbi nel corso del mio primo semestre universitario, quando mi unii al corso di Storia Bizantina, iniziato da un mesetto, e finii con l'esserne incredibilmente affascinato; compresi quanto della storia fosse "cassato" dai nostri libri di storia "occidentalisti" e quanto la nostra visione del panorama medievale fosse condizionata e limitata. Mi si aprirono gli occhi verso un orizzonte quasi del tutto nuovo, di cui si parla sporadicamente solo per le conquiste di Giustiniano, per lo scisma delle chiese, per l'occupazione crociata di Costantinopoli nel 1204 e per la definitiva caduta della citata metropoli in mano turca, nel 1453. Solo quattro eventi per una storia più che millenaria? Il sospetto di perdere qualcosa verrebbe anche a chi non avesse studiato la materia, un sospetto assolutamente fondato, pensando a cosa rappresentò Bisanzio per la storia del Medioevo: un faro di cultura e potenza, ammantato di una veste seducente e a tratti irresistibilmente anacronistica.

Ci fu un tempo, circa mille anni or sono, in cui le armate di Bisanzio non avevano pari nel mondo conosciuto, rappresentando, verosimilmente, l'ultima evoluzione reale della scienza militare del mondo ellenistico. A questo modello guardo con rispetto, curiosità e riverenza per quanto io sia e rimanga, per dirla con Guido Crepax, "un pacifista sedotto dall'estetica della guerra".

Edited by Iskander - 26/8/2009, 21:48
 
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